La valigia di Esse.

Ehii! Ho rimandato per troppo tempo questo primo post ed eccomi qui!
Come al solito, essendo troppo precisa, pensavo: devo correggere il titolo! - l'intestazione non mi piace! - mamma mia che grafica orribile!
Ma ho troppa voglia di buttare giù qualcosa che quasi dimentico di essere Esse.

Chi è Esse.?
Diciamo una persona che fa parte di me. Sono io, ma non proprio!

Esse. è anche una lettera dell'alfabeto a cui sono molto legata, la lettera iniziale del mio nome e finale del mio codice fiscale.

Esse. e la sua valigia.
Diciamo così, penso sempre troppo spesso che la nostra vita sia la nostra valigia.
Decidiamo noi come decorarla, se appesantirla o alleggerirla all'occorrenza, se dedicarle del tempo, se portarla con noi.




Beh si, anche questo! A volte dimentichiamo di averne una così bella e siamo troppo interessati a guardare quella degli altri dimenticandoci della nostra.
L'essere umano sempre pronto a lamentarsi (come sto facendo io adesso, dopo tutto). Pronto a non essere mai felice. A desiderare il cielo se si possiede il mare, il mare se si possiede il cielo e la terra se si possiede cielo e mare.

Quello che invece preferisco è il sottotitolo del blog.
Qualcuno più colto (o più cattolico) avrà notato che il sottotitolo non è stata mia idea, ma è una frase che spesso anch'io ripeto in preghiera: pensieri, parole, opere ed omissioni...

I pensieri che faccio, sempre troppo cinici, sempre troppo poco reali, sempre sognatori e desiderosi di una felicità presente e futura.
Le parole che dico, a mio parere forse una delle poche armi che possiedo, più taglienti di una spada ed alcune volte più dolci di un cioccolatino.
Le opere che compio, i miei gesti, sempre troppo sbagliati o sempre troppo giusti, credo ancora di non conoscere alla mia età la cosiddetta "via di mezzo".
Le omissioni... Sicuramente la mia parte preferita. Forse scrivere servirà proprio a permettere di sfogarmi quando avrò omesso di fare qualcosa ed il rimpianto (o la gioia) è troppo forte da volerlo raccontare.
Mi rendo contro che non sempre omettere di fare qualcosa di giusto, sia del tutto sbagliato.

Perchè ho deciso di ricominciare a scrivere? Credo che sia gran bella cosa... Avevo un blog quasi 5 anni fa. Ci scrivevo su delle delusioni d'amore. Scrivevo quando sentivo la mancanza di qualcosa. La mia musa ispiratrice altri non era che il mio senso di vuoto e la mia voglia di raccontare a tutti (anche se non ero propriamente certa che qualcuno leggesse i miei scritti) quello che stavo vivendo.

Per parecchio tempo, tutto questo, mi è mancato. Non che sentissi di avere tutto o di essere tanto felice, ma quasi avevo dimenticato il piacere che la mente provava quando per un attimo, lasciando tutto fuori, rendevi reali i tuoi pensieri buttandoli giù, scrivendoli.

Ed eccomi qui a dedicare pubblicamente un po' di tempo a me stessa.

Ora sono cinica a metà. Sempre troppo preoccupata, mai del tutto serena, ma sicuramente consapevole che un giorno avrò la mia piccola dose di pura felicità a portata di mano.